Molto probabilmente è stata fondata nel 4 secolo dai Romani. E sin dal principio della sua esistenza risulta che avesse una economia che si basasse prevalentemente sulle risorse del mare, visto che il suolo roccioso che la caratterizzava offriva molto poco. E forse è anche per questa ragione che Amalfi diventa un importante centro commerciale agli inizi, e la prima Repubblica marinara d’Italia poi.
In seguito a varie dittature subite dalla piccola cittadina, prima assediata dai Bizantini, poi dai Saraceni, nel 839 fu dichiarato “ Ducato Amalfitano indipendente “, potendo istituire una propria legislatura, con leggi proprie, e cosa molto importante poter coniare una propria moneta, il Tarì.
Nei due secoli successivi Amalfi divenne città laboriosa e fiorente, tale da predominare in quasi tutto il Mediterraneo, nella commercializzazione di tessuti pregiati, spezie ed avorio e nella lavorazione di questi prodotti, grazie anche agli artigiani del posto che li rendevano, con la loro arte e maestria, oggetti pregiati apprezzati in tutti i paesi vicini e lontani. Essendo la prima e più forte Repubblica marinara d’Italia, era dotata di una imponente flotta navale, e per questo era necessaria l’esistenza di un cantiere navale, altra industria portante della città.
Purtroppo la sete di potere e di ricchezza di artigiani e negozianti, diede luogo a contrasti degli uni contro gli altri, causando disordine e malcontento in tutta la popolazione dando modo a Roberto il Guiscardo, potente e astuto duca Normanno di approfittarne e divenire il cattivo regnante. Da quel momento Amalfi divenne un campo di battaglia dove i nemici del Guiscardo tentavano di sconfiggerlo. Questi eventi e calamità naturali causarono l’esodo di tutte le famiglie ricche verso Napoli, e molti altri verso l’America. Agli inizi del 19 secolo la Città esce dal periodo buio fino a diventare l’Amalfi che tutto il mondo conosce. Artisti come Richard Wagner , Erik Ibsen e molti altri hanno trovato in Amalfi il luogo capace di stimolare la propria ispirazione, qui sono stati create Opere come PARSIFAL e Case di Bambole.
L’Opera di non meno importanza e stata la realizzazione della principale strada di comunicazione che collega Amalfi alle due grandi città di Napoli e Salerno. Strada progettata da Giuseppe Bonaparte e realizzata da Gioacchino Murat e Ferdinando II di Borbone.
La bellezza naturale del posto e lo splendore delle opere d’arte come il Duomo di Pantaleone, che domina la piazza principale del villaggio, sono gli elementi che vi faranno vivere un momento ricco di cultura.