Il suo nome iniziale era Poseidonia, perche fondata da una colonia greca in onore do Poseidone, dio del mare, intorno al 7 secolo a.C..
Nata come uno dei centri commerciali marittimi più importanti della magna Grecia, attraversò una favorevolissima condizione economica, come testimonia l’immenso patrimonio archeologico. Sotto il dominio lucano, e poi romano, la città visse un periodo pieno di agiatezza, raggiungendo la massima espansione territoriale, e con l’edificazione di nuovi ed imponenti edifici come l’anfiteatro, il foro e il ginnasio, che contribuirono a donare alla città quell’aspetto imponente, che gli scavi hanno riportato alla luce.
Nell’alto medioevo però, a causa di alluvioni e contaminazioni virali, iniziò a decadere, decimando di molto la popolazione, che, intorno al 9 secolo fu messa in fuga da una pesante incursione saracena. Questo splendido centro abitato fu scoperto intorno al 1762, quando fu costruita da Carlo III di Borbone, una strada che tutt’ora attraversa l’area archeologica, la strada delle Calabrie.
Oltre a questa costruzione Carlo fece anche una campagna volta alla riscoperta e al recupero dei resti dei templi dell’età classica. Di questi templi sicuramente il più antico e il più grande è la Basilica, nato all’epoca come tempio dedicato ad HERA, che si trova nella parte più meridionale della città. Poi c’è Tempio di Nettuno, considerato dagli studiosi l’emblema dell’architettura dorica in Italia e in Grecia.
Tra i due celebri templi infine, troviamo quello dedicato alle dea ATHENA, che rispetto agli altri due è di dimensioni ridotte, ma conserva al suo interno delle caratteristiche che lo rendono uno dei più interessanti dell’architettura greca.
